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Razionale

Progressi importanti sono stati fatti nella conoscenza dei meccanismi patogenetici e nella terapia delle malattie reumatiche e questo si traduce
in un miglioramento della prognosi e della qualità della vita dei pazienti. Il congresso nazionale del Collegio dei Reumatologi Italiano (CReI) di
quest’anno affronta tematiche cliniche di ampio profilo, dalla diagnosi differenziale delle vasculiti al rilevante ruolo diagnostico che a volte l’istologia ha nella diagnosi delle malattie reumatiche. Non viene dimenticato un up to date delle patologie reumatiche infiammatorie più comuni
e delle sindromi reumatiche particolari. Ciò nonostante, il Collegio dei Reumatologi Italiani intitola il congresso sottolineando ancora una volta
qual è il vero obiettivo sociale da raggiungere: l’handicap “zero” delle malattie reumatiche. Siamo infatti consapevoli di quanto sia importante
l’approfondimento scientifico, che il congresso di quest’anno si propone, ma non vogliamo dimenticare qual è l’obiettivo di fondo che una società
moderna e civile deve proporsi affrontando i temi delle malattie reumatiche infiammatorie croniche. Il titolo del congresso è dunque un “richiamo”
a porre attenzione su quello che rappresenta per noi del CReI un target sociale da raggiungere, un obiettivo morale da non dimenticare, consci che molte cose devono incastrarsi per far rendere al meglio i passi avanti fatti dalla ricerca scientifica in ambito reumatologico. Le tematiche sociali di interesse reumatologico sono state quest’anno inserite in altri momenti dell’anno per dedicare loro quell’approfondimento verticale che riteniamo necessario per seguire il nostro obiettivo centrale che rimane, come detto, il raggiungimento dell’“handicap zero”.

 

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