Domani si apre a Vienna la 24°edizione del Congresso Eular, uno degli eventi centrali della reumatologia internazionale. Abbiamo domandato alla presidente CReI Daniela Marotto di approfondire i temi importanti di questo appuntamento scientifico.

Presidente: può aiutarci a comprendere meglio cosa è EULAR e cosa rappresenta per la comunità dei reumatologi?
DANIELA MAROTTO – 
Sin dalla sua introduzione nel 2000, lo European Congress of Rheumatology-EULAR è diventato per la comunità reumatologica il principale e più importante momento per lo scambio di informazioni scientifiche e cliniche in Europa. E’ un momento di interazione tra medici, persone affette da patologie reumatologiche, operatori sanitari e rappresentanti dell’industria farmaceutica di tutto il mondo. Quest’anno EULAR celebra il suo congresso a Vienna dal 12 al 15 giugno 2024 ed anche noi di CReI saremo presenti.

Quali sono gli ambiti della ricerca e della pratica clinica da cui vi aspettate le maggiori novità?

DANIELA MAROTTO – Il Congresso EULAR sarà un’occasione importante per il progresso della nostra disciplina e per un dialogo fattivo tra tutti gli stakeholders a livello europeo, caratteristiche comuni ed in linea con la mission e lo spirito di CReI. Vienna sarà luogo di ricerca e nuove frontiere nell’approccio diagnostico e terapeutico alle patologie, multidisciplinarietà, collaborazione con gli Health Professionals, sessioni pratiche ed interattive (vedi le Escape Room, che adotteremo anche al Congresso Nazionale CReI 9-12 Ottobre 2024 a Firenze), confronto con i pazienti, gruppi di lavoro dedicati. Certamente questo appuntamento offrirà spunti e indicazioni di sicuro interesse per tutta la Reumatologia. Tante le novità di questi ultimi mesi di cui sicuramente si parlerà ci sono l’imaging delle artropatie da microcristalli, la gestione delle malattie autoinfiammatorie e dell’osteoartrosi dell’anca e ginocchio, i nuovi criteri classificativi dell’artrosi della mano, il management dell’artrite psoriasica. Tutti ambiti in cui la nostra disciplina sta evolvendo offrendo nuove risposte ai bisogni dei pazienti