Dolore cronico, una malattia invalidante per il 25% delle persone

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Infiammatorio, neuropatico, misto o nociplastico: i dolori reumatologici hanno tante cause, ma nessuna di queste va trascurata, o pensata come un normale acciacco dell’avanzare degli anni. Bisogna correre ai ripari quanto prima, avvisano gli esperti, e trattarli: l’approccio farmacologico per la cura del dolore è molto vasto, e di concerto con lo specialista si può adottare la terapia più efficace per contrastarlo, senza dimenticare l’importanza di un’alimentazione corretta e un esercizio fisico costante, adeguato alle proprie necessità.

In Italia, il dolore cronico interessa 1 paziente su 4 per un periodo di circa 8 anni, e più di 1/5 della popolazione ne soffre per più di 20 anni. Il dolore è uno dei motivi principali per cui i pazienti affetti da patologie reumatiche si rivolge al medico. Chi lo valuta è spesso lo specialista reumatologo, che attraverso la diagnosi individua la terapia più appropriata per la persona che ne soffre. Molte le cause all’origine: infiammatoria, come nel caso di un’artrite, di un’artrosi o di una lombalgia; neuropatica, come accade nella sindrome del tunnel carpale o per un’ernia discale, che comprime una radice nervosa; oppure può avere una genesi mista, come capita per esempio quando si associano più problematiche, non solo reumatologiche. Esiste inoltre il dolore nociplastico, che presenta un’alterazione della nocicezione (i sistemi neurobiologici coinvolti nella percezione del dolore), caratteristico di chi soffre di fibromialgia.

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