le malattie reumatiche spesso presentano difficoltà di gestione, sia per la complessità della diagnosi e della diagnosi differenziale, sia per l’approccio terapeutico, che deve tener conto delle comorbidità del paziente e dei rischi inerenti all’uso dei farmaci immunosoppressori biologici originator o biosimilari ed altri farmaci innovativi, specie in malattie di particolare interesse come l’artrite reumatoide, le spondiloartriti e l’Osteoporosi severa.
Esperti Reumatologi dei principali Ospedali ed Università di lazio e Toscana si riuniranno a Tarquinia (VT) il 22 giugno 2019 per discutere, intersecando le proprie esperienze della “real life”, riguardo le nuove scelte ed opportunità terapeutiche delle “Malattie Reumatiche” definite ormai “malattie sociali” poiché colpiscono soprattutto giovani pazienti ma non escludendo in realtà alcuna fascia di età.
l’evento è rivolto non solo ai Medici di Medicina Generale, ma anche a Reumatologi, Internisti, Fisiatri, Ortopedici ed a tutti i professionisti dell’area sanitaria. Parteciperanno infatti circa 100 medici con l’obiettivo principale di sensibilizzare perciò la collaborazione tra Reumatologo, Medico di Medicina Generale ed altre figure mediche specialistiche ed il tutto per confezionare al meglio la diagnosi e la cura precoce di tali patologie.
l’incontro consentirà a tutti i clinici di condividere e analizzare elementi che, applicati alla pratica clinica, permetteranno di confezionare una terapia su misura, quindi una terapia sempre più diretta ed efficace ma soprattutto sempre più favorevole al paziente.