12-13 Dicembre 2018 Venezia Mestre

La Reumatologia ha vissuto negli ultimi anni un periodo di grande effervescenza, grazie alle importanti acquisizioni offerte dalla ricerca, che hanno consentito una diagnosi più precoce ed una terapia più mirata delle malattie di propria competenza. Ancora una volta i farmaci hanno contrassegnato le tappe dello sviluppo della disciplina. La loro scoperta e le successive introduzioni sono il risultato della sensibilità dei ricercatori alle grandi sofferenze che le malattie reumatiche comportano, con un’attenzione spesso molto più precoce e anticipatrice rispetto a quella di alcune Autorità e, perfino, degli stessi Reumatologi.

Il notevole successo della terapia con farmaci biologici in tutti i Paesi del mondo, la cui limitazione all’uso è legata soprattutto al loro costo, ha fatto da apripista alla comprensione da un lato della notevole diffusione dell’artrite e dall’altro, della possibilità di terapie mirate verso i bersagli patogeneticamente più responsabili. La constatazione che tra i dieci farmaci più venduti al mondo come fatturato, ve ne siano almeno quattro per l’artrite, va spogliata del significato eminentemente commerciale per sottolineare invece la frequenza e la gravità di queste affezioni. Dopo anni di immobilismo terapeutico, nuove farmaci sono stati introdotti anche nella gotta, l’artrite più frequente nella popolazione adulta di sesso maschile. Notevoli e costanti innovazioni si registrano nell’ambito delle malattie dell’osso. Finalmente, nuovi farmaci molto interessanti sono stati introdotti anche per la terapia delle connettiviti e delle vasculiti. Ma anche nelle altre malattie reumatiche vi è molto fermento: dall’artrosi, alle malattie autoinfiammatorie sistemiche, ecc.

Di conseguenza, i Reumatologi sono continuamente sollecitati ad aggiornarsi sulle nuove acquisizioni terapeutiche, ma senza perdere di vista la rivisitazione dei vecchi farmaci, spesso su basi più obbiettive, aggiornate e comparative, incluso gli aspetti inerenti il rapporto costo-efficacia.

Lo scopo di questo convegno è quello di aggiornare i Reumatologi e coloro che sono interessati in qualche modo alle malattie reumatiche, su quanto è emerso di rilevante durante l’anno nella terapia farmacologica della maggior parte di queste malattie, in un contesto amichevole e di confronto aperto e rigoroso, tenendo conto anche delle esigenze regolatorie fissate dalle rispettive Regioni del Nord-Est da cui provengono i relatori.

L’idea di questo convegno nasce dalla constatazione che ormai, per tutti noi che operiamo in questo settore, le notizie che ci pervengono circa i trattamenti delle malattie reumatiche sono ormai frammentarie e talvolta molto specifiche. Ciò è legato alle caratteristiche stesse della comunicazione dominante in ambito medico ed in particolare terapeutico. Per cui, abbiamo ritenuto che potesse essere utile promuovere un evento capace di riunire esperti ed operatori del settore delle malattie reumatiche per uno scambio di notizie, informazioni e soprattutto opinioni, grazie anche ad uno spazio di discussione sufficientemente ampio.

In accordo, quest’anno è stata inserita una sessione dove si discuteranno vari aspetti collegati alla Rete Reumatologica Veneta di recente istituzione.

 

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