Il 22 ottobre 2022 presso la “sala Tersicore” del Comune di Velletri (Roma) si è tenuto il convegno “Conoscere le Patologie Reumatiche” promosso dalle associazioni di pazienti APMARR (Associazione Persone con Malattie Reumatiche e Rare) e AISF (Associazione Italiana Sindrome Fibromialgica) con il patrocinio del Comune di Velletri.
Lo scopo del Convegno, aumentare la conoscenza di queste patologie nella popolazione, è stato ampliamente raggiunto vista la folta partecipazione di cittadini, pazienti e medici di Medicina Generale. Le notizie fornite dai relatori, Prof.ssa Francesca Spinelli del Policlinico Umberto 1° di Roma, Dott. Giacomo Menghini, Direttore Sanitario Distretto di Velletri, e Dott L. Severino Martin, reumatologo dell’Ospedale di Velletri, hanno messo in evidenzia uno scenario drammatico: ci sono circa 5 milioni di pazienti affetti di malattie reumatiche in Italia e purtroppo queste malattie colpiscono frequentemente persone giovani, molto spesso giovani donne, compromettendo in maniera importante la loro vita familiare, professionale e affettiva. Circa ¼ delle pensioni d’invalidità sono dovute alle conseguenze di queste malattie reumatologiche che, come chiarito dalla Prof.ssa Spinelli, non sono soltanto artrosi, ma anche patologie che possono mettere a rischio la vita dei pazienti, come il Lupus Eritematoso, la Sclerodermia, le Vasculiti, ecc…
Uno spiraglio di speranza è stato prospettato dal Dott. Menghini, ricordando come i fondi del PNNR dovranno essere impiegati per favorire l’interazione Ospedale-Territorio, ed in questo senso si è mostrato molto disponibile a implementare l’attività reumatologica territoriale, in particolare nella nuova struttura di prossima apertura nel Comune di lariano.
Ma, probabilmente, il momento più intenso del Convegno è stato raggiunto durante l’intervento di Sonia Middei, facilitatrice del laboratorio “Pillole Emotive” che, promosso da AISF e APMARR, si svolge a Velletri da alcuni mesi a sostegno dei pazienti affetti da malattie reumatologiche. I dati da lei mostrati e cioè come il sostegno emotivo ed emozionale ai pazienti, la mutua condivisioni delle proprie esperienze e la facilitazione a far emergere ai pazienti i propri dubbi ed ansie, ovviamente affiancato alle terapie mediche indicate dai propri medici, si traduce in un netto miglioramento della qualità della vita e dell’aderenza terapeutica.
“Le patologie croniche sono la vera sfida per la medicina del futuro e su questa realtà verrà giudicato e valutato l’operato delle istituzioni”, hanno detto in conclusione Gabriella Lecce (AISF) e Sonia Middei (APMARR), ringraziando gli organizzatori e tutti i partecipanti al Convegno.