Onorevole Signora Ministro,
la nostra associazione, che raccoglie prevalentemente i reumatologi ospedalieri e territoriali che operano in tutta Italia, considera un lavoro di eccezionale utilità e qualità quello cui il suo dicastero si è ampiamente speso, riordinando le prestazioni assistenziali essenziali, nelle quali – siamo sicuri per mera dimenticanza -, la nostra branca non compare in alcun modo.
Eppure, signora Ministro, i reumatologi in Italia assistono le patologie (circa duecento condizioni) più diffuse per prevalenza tra quelle croniche, se pensa che le sole voci “artrosi ed artrite” interessano più del 16% (ISTAT) delle cronicità e coinvolgono circa 9 milioni di abitanti.
Saremmo pertanto molto lieti se Ella potesse accogliere le nostre istanze, in uno a quelle delle associazioni dei pazienti, in una audizione in Commissione permanente LEA, affinché le prestazioni che effettuiamo quotidianamente vengano riconosciute degne di un livello di assistenza essenziale. Per intanto si allega un breve documento riassuntivo le richieste di integrazione all’allegato 4.
Certi della sua sensibilità e dell’interesse che Ella vorrà concedere alla nostra richiesta, attendiamo fiduciosi un suo gentile riscontro.
Con riguardo.
Dott. Stefano Stisi
Presidente del Collegio Reumatologi Italiani (CReI)