Per i pazienti con spondiloartrite assiale è in arrivo una nuova arma terapeutica, ixekizumab, un farmaco biotech che è in grado di fermare la progressione radiologica della malattia (sviluppo di sindesmofiti, cioè ponti ossei tra due vertebre, con fusione della colonna vertebrale), oltre che di mantenere l’efficacia nel lungo termine a 2 anni, togliendo persistentemente il dolore infiammatorio alla schiena, e consentendo un continuativo miglioramento della qualità di vita dei pazienti.

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